STADIO FILADELFIA, IL TEMPIO SI CONCRETIZZA NELLA REALTÀ.


Lo Stadio Filadelfia sarà inaugurato il prossimo
25 maggio. La notizia è stata ufficializzata oggi, in un comunicato stampa del
CDA della Fondazione Filadelfia. Rinasce di fatto la casa granata e lo Stadio
che sarà il centro del Torino F.C. che ospiterà gli allenamenti della Prima
Squadra e le partite della Squadra Primavera. A questo proposito e per
organizzare meglio l’inserimento di attività all’interno dello Stadio
Filadelfia, ci sarà un incontro per avviare le trattative tra Fondazione e il
Torino F.C. e definire tutti gli aspetti concernenti la gestione. Il giorno
dell’inaugurazione sul piazzale della Memoria, verrà posta una targa in memoria
di Don Aldo Rabino, storica figura
spirituale del Torino, già presidente onorario della Fondazione. Dunque, dopo
19 mesi dall’inizio dei lavori (17 ottobre 2015) si materializza quello che fu
il campo di calcio dove il Grande Torino costruì la sua immensa storia fatta di
vittorie sportive, le quali si sono intrecciate a momenti di vita che sono l’emblema
di una letteratura granata considerata cultura non solo sportiva. E’ l’emozione
di chi non ci credeva più, che aveva perso ogni speranza crollata assieme alle
macerie portate via quel maledetto giorno in cui si decise la malaugurata
distruzione. Mura che parlavano e trasudavano di ricordi, di sorrisi e lacrime,
di braccia alzate al cielo e di suono di tromba che si accompagnava a quel
tirar su le maniche del capitano Valentino Mazzola. Una storia che non ha più bisogno
di essere rievocata e autocelebrata, perché è insita nella gente granata, nel
quadrilatero che circonda lo stadio di Via Filadelfia, dove persino i palazzi
che ci stanno intorno, parlano di un pallone granata che è stato qualcosa di
più di una squadra invincibile. E’ l’umano che è legato al calcio, è la
tragedia, il destino che ha spezzato quello che sarebbe stato e che nessuno mai
potrà sapere. Ma oggi, con questa giusta rinascita, si vuole dire che i ricordi
non solo sono sempre vividi, ma c’è anche una fattiva continuità che sarà
tramandata a quelle generazioni che non hanno potuto percepire certe grandi
emozioni che affiorano sulla pelle e salgono su con i battiti del cuore. Sì, perché
entrando lì dentro, siamo sicuri che anche per i giovani di oggi ci sarà la magia
di un qualcosa che si sente, ma che è impossibile spiegare.
Salvino
Cavallaro